Silvia Ceffa

Artista che opera nel campo dell’astrattismo e dell’informale gestuale è nata a Torino il 2 luglio 1980 e vive tra Arona e Milano.
Ha frequentato il Liceo Turistico dove ha imparato inglese, francese e tedesco.
Successivamente si è iscritta all’Accademia di Belle Arti indirizzo restauro e conservazione dei Beni Artistici, seguendo lezioni teoriche e pratiche di restauro di affreschi, di tele e tavole e ligneo. Ha partecipato a convegni di restauro presso il Politecnico di Milano, l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze, al Salone del restauro a Ferrara , al Convegno Nazionale a Orta San Giulio a al Convegno Internazionale a Novara.
Ha conseguito la laurea in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università Statale di Milano.
Ha partecipato al master per progettista di allestimenti fieristici e di eventi organizzato dall’Accademia di Management Fieristico di Fondazione Fiera Milano in collaborazione con ASAL Associazione Nazionale delle Società di allestimento (900 ore con stage).
Lavora come curatrice indipendente organizzando mostre collettive e personali, eventi in collaborazione con gallerie, spazi espositivi ed associazioni.
Dal 2010 lavora per l’Associazione Cento Amici del Libro che pubblica un libro d’artista all’anno di alta qualità per la stampa e per la grafica. Sono stati pubblicati volumi di alto contenuto letterario e artistico, stampati dai migliori tipografi. Le presentazioni sono state organizzate presso importanti Biblioteche Nazionali e Centri culturali italiani e stranieri.
Dopo gli studi ha frequentato corsi di fotografia, di grafica pubblicitaria e di scrittura creativa di viaggio. Ha seguito corsi di aggiornamento di Curatela di mostre ed eventi artistici  presso IED Milano, Corso Manager organizzazione eventi by Boscolo S.R.L e un Workshop di marketing non convenzionale organizzato da Eventlab in collaborazione con Piano B Milano.
L’arte, per Silvia, è una vera passione, va a vedere mostre, eventi e fiere in Italia e all’Estero provando ogni volta grandi emozioni. Ama dipingere e partecipa a collettive. Ha tenuto anche una personale a Montrigiasco e una presso lo Spazio Moderno di Arona dal titolo “Diari di vita” in quanto ogni quadro rappresenta una parte di lei stessa. L’opera viene realizzata in momenti particolari del suo percorso di crescita artistica e personale.

Si identifica nell’informale dove il quadro viene considerato alla stregua della superficie reale.
Nella sua ricerca pittorica si è ispirata al largo gesto gocciolato di Jackson Pollock sviluppando un percorso creativo dal linguaggio gestuale che è l’espressione pittorica che mette in luce la registrazione della foga creativa che passa attraverso il braccio e il pennello del pittore.
La pennellata diventa inscindibile dal quadro, un impulso vitale ed è un’azione non progettata. L’attimo diventa la scintilla creativa modulata dalla volontà dell’artista.
Dipinge prevalentemente con colori acrilici utilizzando il colore puro, dando equilibrio ed armonia al quadro rendendo la composizione di colore bilanciata. Tutto dipende dalla scelta dei colori e dai loro accostamenti nel determinare con i propri gesti il tipo di macchia che si forma cadendo dall’alto sulla tela.
Il movimento e la scelta dei colori cambiano a seconda dello stato d’animo; il gesto della mano segue una danza quando è rilassato e sereno, invece è vorticoso e deciso quando è pensieroso. Non si progetta il quadro, ma si prevede il modo di comportamento, non bisogna porsi davanti alla tela, ma girarvi attorno: è la pittura ad imporre il ritmo. Non c’è un copione, ma una improvvisazione, un’intesa quasi una coesistenza tra gli strumenti e l’artista.
E’ un ritmo che coinvolge anche gli spettatori.
Infine il titolo di un’opera è come quello di un romanzo, serve ad affascinare, infatti i suoi quadri hanno tutti un titolo particolare.

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